L’intervento prevede il restauro di circa 30 reperti archeologici danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017. A seguito delle forti scosse, infatti, alcuni reperti si sono abbattuti sui ripiani di vetro delle vetrine, in alcuni casi a causa della caduta e/o rottura dei supporti allestitivi, riportando danni di varia entità:lesioni, fatture, distacchi materici. Si tratta prevalentemente di reperti appartenenti ai corredi tombali esposti, databili dal periodo geometrico ad età romana (vasi in ceramica, vetro ed argento, ornamenti personali quali fibule ed anelli in metallo o faiance) ma sono state danneggiate anche alcune terrecotte architettoniche e statuette votive provenienti dall’acropoli di Monte Vico e due lame in ossidiana della media età del Bronzo. Si ritiene di grande importanza procedere con la massima celerità al restauro dei materiali danneggiati non solo per il loro valore intrinseco, ma anche per ricostituire nella sua interezza il patrimonio espostivo del Museo pithecusano, punto di riferimento per la conoscenza storica dei più antichi insediamenti dell’isola. Per tale motivo, l’intervento dovrà in taluni casi essere esteso anche ai supporti allestitivi danneggiati, che andranno contestualmente adeguati per rendere possibile non solo l’allestimento dei reperti ma anche una migliore protezione da eventuali, analoghi rischi.
L’importo necessario alla realizzazione dell’intervento è stato raggiunto grazie alle erogazioni liberali dei mecenati ed al concorso del finanziamento pubblico rivuto.
Restauro di reperti archeologici danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017
Segretariato Regionale Del MiBAC Per La Campania
Comitato FAI di Napoli
ROTARY CLUB NAPOLI CASTEL SANT’ELMO