Le fontane in quanto tali presentano problematiche conservative maggiori rispetto a tutti gli altri monumenti all’aperto, in quanto oltre all’intervento di restauro occorre attivare un programma continuativo di manutenzione.
In particolare gli effetti prodotti dall’ interazione meccanica e chimica dell’acqua, dagli agenti atmosferici e dall’ inquinamento ambientale, dagli atti vandalici comportano effetti quali incrostazioni calcaree, attacchi biologici, ossidazione dei perni e delle staffe, distacco e perdita dei materiali, corrosione delle superfici, dissesti strutturali.
La raccolta fondi Art Bonus ha reso possibile gli interventi di manutenzione straordinaria di 4 tra le fontane più importanti della città.
1) La Fontana Ninfeo, mostra del nuovo Acquedotto Vergine, domina l’affaccio su piazza del Popolo dalla collina del Pincio, la cui celebre terrazza panoramica è sostenuta proprio dalle tre grandi arcate della fontana.
2) La Fontana del Mosè costituisce la mostra terminale dell’Acquedotto Felice, costruito da papa Sisto V (Felice Peretti) tra il 1585 e il 1589. La fontana, realizzata in travertino, marmo e stucco, è opera di Domenico e Giovanni Fontana e ricorda nella forma gli archi di trionfo antichi.
3) In occasione del completamento dell’acquedotto del Peschiera, entrato in servizio nel 1949, si decise di creare una fontana-mostra terminale, sul modello di quanto fatto in passato dai pontefici. La mostra del Peschiera, inaugurata alla presenza del presidente della Repubblica Luigi Einaudi il 27 ottobre 1949, costituisce la più recente manifestazione di questa antica tradizione e si ispira nella forma alla fontana delle Naiadi,in piazza della Repubblica.
4) Soprannominata dai romani il Fontanone del Gianicolo, la Mostra dell’Acqua Paola fu voluta da Paolo V Borghese (1605-1621), come terminale dell’acquedotto Traiano-Paolo. Il disegno della fontana si deve agli architetti Giovanni Fontana e Flaminio Ponzio. Per la sua costruzione furono utilizzati marmi di spoglio provenienti dal Foro di Augusto e dal Foro di Nerva, mentre le colonne, in granito rosso e grigio, appartenevano all’antica basilica costantiniana di San Pietro. Dal 1901 agli anni ‘30 l’acqua del Fontanone alimentò la prima centrale idroelettrica di Roma. Sul retro si trova un piccolo giardino a ricordo di quello ben più grande esistente nel Seicento e che papa Alessandro VII Chigi (1655-1667) aveva destinato a Orto Botanico.
Manutenzione della Fontana Ninfeo del Pincio, Mostra dell’Acqua Vergine
Manutenzione straordinaria della Fontana del Mosè
Manutenzione straordinaria della Fontana del Peschiera
Manutenzione straordinaria della Mostra dell’Acqua Paola al Gianicolo
Manutenzione straordinaria di 4 Fontane – Mostre degli Acquedotti
Comune di Roma